sabato 23 giugno 2012

MISURE DI PROTEZIONE SIC Autogoal dei Cacciatori

Considerazioni sul tavolo tecnico tematico sulla forra del Pradolino e Monte Mia - Monte Matajur.


Si sono svolti ieri (19 giugno 2012) presso la sede Regionale due incontri sui SIC (tavoli tecnici sulla caccia e pesca) a cui erano invitati i portatori di interessi sul tema Caccia e della Pesca. Grazie alla cortese delega del pres. provinciale di una associazione venatoria, ho pututo partecipare ai "lavori".


La compagine amministrativa contava 7 membri, la pesca uno, l'ambientalismo 1, 6 direttori di riserva o delegati, un forestale, un ricercatore e un delegato di associazione venatoria (io) per circa 2 ore di impegno (16.30 - 18.30).


La presentazione e l'esposizione da parte amministrativa di tutto ciò che riguarda la protezione di fauna e flora è stata chiara e ben formulata dai relatori.


Non così la parte contenutistica. I disturbi e le minacce individuavano solo ciò che i cacciatori provocano con la loro presenza e quella dei loro cani per la caccia in battuta e la caccia alla piuma, con i foraggiamenti e con la percorrenza di piste forestali con fuoristrada per l'attività venatoria.


Sono stati fatti notare subito altri disturbi (le moto che percorrono le piste forestali nonostante i divieti). Il ricercatore ha ammesso tra i disturbi anche il turismo "orsino" per cui, in soldoni, è stata sottolineata la richiesta di ulteriore protezione per le aree SIC interessate allo svernamento dell'orso e la limitazione della caccia con il cane da ferma sopra i 900 m per la protezione dei tetraonidi di cui non si hanno notizie certe della presenza e consistenza.


E veniamo ai nodi

Il relatore, in un'affermazione personale, asseriva che la presenza dei carnivori è un'indicazione della buona situazione faunistica, infatti i carnivori possono essere presenti solo se ci sono prede, E su questo non possiamo che concordare.

Prima perplessità
:

Allora perchè stringere i nodi della protezione? Perchè non valorizzare ciò che i cacciatori hanno fatto e fanno per conservare e incrementare la fauna? La situazione faunistica attuale, non è forse così perchè i cacciatori sono stati capaci di gestire bene il patrimonio faunistico?


Il relatore ha proposto, tra le altre, come misure di protezione, di chiudere la caccia al 31 ottobre, nelle aree di svernamento dell'orso, di formalizzare le squadre, con il n° dei componenti e dei cani utilizzati, di individuare la superficie massima assogettabile ad una squadra e di individuare il numero massimo di battute con il cane agli ungulati, di limitare ai solo residenti, la possibilità di cacciare nei SIC, di individuare la forma della caccia di selezione come alternativa, di escludere la caccia alla piuma sopra i 900 m di altezza.
EBBENE: i cacciatori non hanno discusso su gran parte di queste proposte! Si è preferito fare gossip! Svergognando questa o quella squadra, o insinuando atteggiamenti illeciti su chi caccia in determinate zone della propria riserva. Mi dispiace sottolineare la poca "professionalità" dimostrata da noi cacciatori in una situazione in cui potevamo veramente dire la nostra! Ci siamo dati la zappa sui nostri piedi!!! Grande la goduria dell'ambientalista e del relatore che più volte ha incalzato l'ignaro delegato su che cosa intendesse quando ha affermato che un cacciatore con il cane da piuma sul Monte Mia non caccia beccacce ma ...
Ecco l'autogoal dei cacciatori. Avevamo l'opportunità di discutere, di fissare insieme all'ambientalismo, alla ricerca e alla parte amministrativa alcune scelte limitative in determinate zone delle nostre riserve. NON siamo stati capaci di farlo!



Dal punto di vista della gestione del gruppo, se i cacciatori hanno deviato sul focus, poteva essere il conduttore a riportare la discussione sulle questioni all'ordine del giorno per arrivare a punti di convergenza concreti.
Seconda perplessità:

Perchè non è stata chiesta sistematicamente l'opinione dei portatori di interesse sulle varie proposte di protezione per cui ne sarebbe uscito un documento concreto e la riunione avrebbe avuto un senso compiuto e non ne sarebbe uscito un incontro così inconcludente?



E la Pesca?NON è neppure stata presa in considerazione!
Perplessità: ...??



Sicuramente la strada intrapresa dall'amministrazione regionale è positiva, ma dal punto di vista economico mi chiedo quanto costi tutto questo! E' tanto difficile organizzare incontri concludenti ed economicamente accettabili?
Quanto costa rispettare il riposo di quell'orso che per qualche settimana alberga in qualche anfratto della Forra del Pradolino?

Quarta Perplessità:
Una quindicina di partecipanti per 2 ore di impegno (30 ore di lavoro), più le spese di viaggio per concludere poco o nulla, può essere ancora accettato nel contesto economico di crisi attuale?

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