martedì 25 ottobre 2011

Non tagliamoci i co.......ni per far dispetto a nostra moglie ...

Purtropppo sembra che qualcuno lo faccia e i nostri detrattori se la ridono alla grande!
Dopo gli articoli di cacciatori che sono apparsi ultimamente sul noto quotidiano locale (non capisco a quale pro si scriva ad un quotidiano che ovviamente lascia pubblicata la notizia solo per un giorno ... quindi con una evidente poca diffusione! Infatti questa mia sarà capita solo dai pochi cacciatori che seguono il quotidiano e che hanno letto gli scritti), dedichiamo a chi si diverte ad alimentare astio, conflittualità e disinformazione (ma perchè ci dovremmo nascondere quando passano altre persone nel bosco?? Non siamo mica delinquenti!!!) nel mondo venatorio, due segnalazioni che ci sono pervenute.
L'invito, che ci sentiamo di fare a questi cacciatori poco attenti, è di scegliere e focalizzare meglio gli obiettivi da "combattere" e a "remare" inn sintonia con il resto del mondo venatorio che si dà da fare a costruire, nell'opinione pubblica, un'immagine della caccia positiva e sostenibile.

Orgogliosi di Essere Cacciatori

Antonio Beuzer


Prima segnalazione:

Vi invio quanto ricevuto da un'associazione di volontariato cinofila:
http://www.firmiamo.it/aboliamo-finalmente-la-caccia
Datene ampia diffusione perchè 'sta roba gira in rete già da un mese circa.
Cordialità
Walter F.


Seconda segnalazione:

Attentato degli animalisti: moltov lanciata contro stazione del McDonald's a Pordenone

07 Ottobre 2011
 
«Stermina animali», attentato dell'Alf: molotov contro il McDonald's

Blitz dell'Animal Liberation Front il 2 ottobre in viale Venezia rivendicato su internet: diffuso anche un filmato su Youtube

PORDENONE - L’Alf (Animal Liberation Front) riappare sulla scena pordenonese con un attentato incendiario contro il McDonald’s di viale Venezia. L’"attacco", come lo definiscono gli stessi animalisti, risale alla notte del 2 ottobre. L’incendio divampato all’altezza del McDrive, dove si ordinano i panini dall’auto, aveva insospettito la polizia, ma all’azione non era seguita alcuna rivendicazione. Ieri la conferma. Su internet è apparso un comunicato anonimo ricevuto da "Bite Back Magazine", in cui Liberazione Animale rimanda a un link su Youtube che mostra l’azione ripresa con un telefonino.

In 37 secondi si mostra per intero l’edificio in cui si trova McDonald’s sulla Pontebbana, poi l’obiettivo inquadra una persona vestita di nero, travisata con passamontagna, che dà fuoco alla postazione del McDrive. Non è chiaro se getti a terra una bottiglietta incendiaria, del tipo molotov. Dall’audio si percepisce soltanto una modesto fragore, non è chiaro se sia dovuto a un’esplosione o al divampare delle fiamme, che da terra si propagano velocemente lungo il muro. Chi appicca il fuoco o getta qualcosa per terra, agisce e si allontana con rapidità.

Sul "sabotaggio" indagano polizia e carabinieri. L’episodio era stato configurato come un danneggiamento e come tale era stato segnalato alla Procura. La rivendicazione pone l’incendio sotto un’altra ottica. «La notte del 2 ottobre 2011, intorno alle 2 - scrivono gli animalisti - abbiamo incendiato parte di una colonna del McDonald’s a Pordenone, in Italia, e danneggiato le postazioni per l’ordine del McDrive... Abbiamo deciso di colpire il McDonald’s perchè questa lobby è complice di sterminio di animali e quindi è un obiettivo tenuto di mira... Alf».

L’azione potrebbe essere collegata con altri incendi simili, sempre ai danni della catena americana, ma avvenuti in altre zone d’Italia con le stesse modalità. A Pordenone, come in provincia di Udine (su Youtube per errore si fa riferimento al capoluogo friulano), l’Alf ha sempre avuto dei punti di riferimento. Anche se l’incendio non ha creato gravi danneggiamenti, l’attenzione da parte della forze dell’ordine è altissima. È proprio con una serie di incendi e sabotaggi che nel 2006, a cavallo tra le provincia di Pordenone e Udine, il Gruppo giustizia animale aveva cominciato la sua attività, culminata con l’incendio di quattro furgoni-frigo in un salumificio di Flagogna (175 mila euro di danno). Cinque anni fa i raid si chiusero con l’arresto del leader storico di Alf, Roberto Duria, e dei suoi presunti complici."

Fonte (http://www.gazzettino.it/)
Autore: Cristina Antonutti

Notizia ricavata dalla newsletter di Federfauna, tratta a sua volta da il gazzettino, in cui si parla di "una bella iniziativa" per l'ambiente dei nostri detrattori ambientalisti.

Luigi V.